Anziani sempre più insostituibili nella vita delle famiglie italiane: si calcola che 12 milioni di anziani assistano 7 milioni di nipoti. Come baby sitter, per aiutare nello studio, ma anche con il sostegno economico, per famiglie troppo spesso con un lavoro precario. Ma non dobbiamo dimenticare i tanti nonni che in molti paesi africani sono spesso gli unici a prendersi cura dei bambini rimasti orfani per l’AIDS o altre malattie o guerre. E’ importante allora, in occasione della festa dei nonni, ricordare quanto gli anziani siano un aiuto per le famiglie e per la stessa società. Lo ha sottolineato il Presidente Napolitano nel suo messaggio per questa festa. E’ importante fare festa con gli anziani e ricordare che sono una grande risorsa per il nostro paese. Ma troppo spesso è una risorsa dimenticata e messa da parte. Per un futuro migliore c’è bisogno invece di costruire un’ alleanza tra generazioni. Non si può ignorare come con l’età avanzata, cresca una condizione di debolezza e fragilità o la disabilità, ma questa può non essere un peso, se le generazioni si sostengono in modo reciproco e se si guarda agli anziani con riconoscenza e alla loro vita come ad una risorsa.
Dalla Comunità di Sant’Egidio, in questa giornata, arriva in tal senso un invito a riaffermare la civiltà dell’essere sulla civiltà dell’avere: “C’è molto da dire e c’è molta vita anche se si è più fragili”, c’è un grande valore nelle “relazioni umane” che la “cultura” della fretta e del profitto fanno dimenticare. In questa prospettiva ci guadagneremo tutti: “Una società a misura di chi è più debole e fragile diventa una società a misura di tutti. Può essere l’inizio del cambiamento di cui tutti abbiamo bisogno. La Comunità di Sant’Egidio è da sempre impegnata nella difesa della dignità della vita anche quando questa diventa più debole e fragile. E’ la valorizzazione di risorse a volte inutilizzate o disprezzate e dimostra come la debolezza e la fragilità siano una risorsa ed un tesoro per la società e non un peso.”