E’ di pochi giorni fa la notizia  della crescita del numero dei centenari milanesi, che in due anni sono passati da 573 a 633 .  In attesa dell’ Expo’ la città rivisita se stessa e il pensiero va ai suoi cittadini più anziani ( ben due della classe 1905!), che hanno avuto la fortuna di “esserci”  durante l’ Esposizione Universale del 1906, quando si inaugurava il traforo del Sempione. E oggi sono ancora qui  ad attendere l’ Expo’2015. Ormai quasi non fanno più notizia.Anzi. Secondo i dati forniti dall’Anagrafe di Palazzo Marino, a Milano gli ultracentenari sono  633, con una netta prevalenza delle donne (557), che rappresentano l’88% del totale, sugli uomini (71): in 14 hanno 106 anni, in 10 ne hanno 107, 3 sono a quota 108 e 2 compiono 109 anni. Tra tutti, la più anziana è una donna nata a Milano il 9 giugno del 1905, mentre la più «giovane» è nata il 20 agosto del 1914 nella provincia di Cremona e risiede a Milano dal 1954. Una curiosità: sono solamente 5 (3 donne e 2 uomini) i centenari non italiani: 3 tedeschi, un’austriaca e uno svizzero.  E a Roma? Secondo l’ultimo Censimento 2011 a Roma gli ultracentenari sono 681, di cui 569 donne e 112 maschi. La Capitale si conferma dunque anche capitale della longevità, anche se di poco. Si tratta di dati da verificare, come fa,ad esempio, il Programma “Viva gli Anziani!”, che nei rioni del Centro Storico ricostruisce l’anagrafe “reale” della popolazione over 75, contattando personalmente tutti i residenti ( e quindi verificandone la presenza sul territorio). Il Programma offre a tutti gli over 75 un servizio di monitoraggio attivo e mette in atto azioni di contrasto dell’isolamento sociale, attraverso il coinvolgimento delle reti informali dei quartieri: commercianti, vicini di casa, portieri, che rappresentano un prezioso sostegno per i tantissimi anziani soli della nostra città. E fra questi anche tanti centenari: ben 17 nei soli rioni di Trastevere, Testaccio ed Esquilino.  Arrivare a cento anni è comunque un bel traguardo ed è ancora più bello, se questo è vissuto nel senso della solidarietà. Come ha fatto la sig.ra Luigia, neo centenaria dell’Esquilino, che ha deciso di dedicare la sua festa di compleanno alla Comunità di Sant’Egidio, conosciuta appunto tramite il Programma “Viva gli Anziani!”, chiedendo ai suoi ospiti e familiari di non comprarle fiori o regali, ma di fare un gesto di solidarietà a favore di anziani meno fortunati di lei.