Riceviamo e volentieri pubblichiamo una bella lettera di Padre Ettore a sostegno della campagna di raccolta di firme della “Lettera di Maria”, lanciata dalla Comunità di Sant’Egidio per sensibilizzare l’opinione pubblica sulla necessità di sostenere gli anziani presso il loro domicilio, evitando il triste processo di esclusione che si vive, quando si ricorre al ricovero in istituto. Padre Ettore, con le sue scarne parole, incrina la logica di separazione fra giovani e anziani, tra sani e malati, su cui si basa la cultura dello scarto, contro cui si batte tanto Papa Francesco.

1 gennaio 2015
Carissimi giovani della Comunità di Sant’Egidio
Dalla Ande con stima e amore. Sto sulle Ande ai 4.000 e più metri da 24 anni.
Vivo assistendo migliaia di pecorari delle Ande. E’ una porzione eletta della chiesa.
Ho letto circa la vostra iniziativa a favore degli anziani A CASA con assistenza minima.
PLAUDO la vostra meravigliosa iniziativa. Qui da noi naturalmente neppur pensare agli ospedali – ricoveri. Eppure vedo i nostri poverelli….felici a modo loro rimanendo alle sue capanne con i nipotini e i familiari. Le nostre parrocchie missionarie naturalmente organizzano qualcosa anche per loro, anzi specialmente per loro. Lo gradiscono e sono felici.
Non potendo fare altro offro per la iniziativa che vada in porto, un giorno di astinenza e digiuno. Vi benedico.
Padre Ettore  Cusco –Perù