E’ di questi giorni il grido dall’allarme lanciato dall’AIOP, associazione della Sanità privata, che ha presentato il suo rapporto sulla situazione delle sue strutture nella regione Lazio: le residenze sanitarie assistenziali (RSA, un tempo chiamate in gergo “le lungodegenze” ) si stanno svuotando… Fino a pochi anni fa erano approdo difficilissimo  degli anziani laziali, dopo anni di lista di attesa; oggi non si riescono a riempire tutti i posti letti ( peraltro aumentati di  circa 1.000 unità nell’ultimo anno).   Tutto colpa delle tariffe stabilite dalla Regione Lazio o della crisi economica, che fa tornare le famiglie sui propri passi, preferendo l’assistenza in casa al proprio parente anziano a fronte del pagamento di una retta che può anche arrivare a 1.800 euro mensili? www.affari italiani.it  descrive l’attuale scenario ” un teatro dell’assurdo: posti vuoti, anziani a casa, lavoratori delle RSA che rischiano il posto di lavoro”. Che gli anziani restino a casa propria più che un assurdo sembra la conseguenza di un’improvvisa ragionevolezza raggiunta,  complice la crisi e la necessaria revisione di modelli assistenziali che non pagano più.

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