100 anni di vita sono un patrimonio enorme, che non può essere disperso con leggerezza: va custodito con attenzione, con grande attenzione. Lo sanno bene quelli della Comunità di Sant’Egidio, che sono fortunati perché da tempo conoscono Concetta, 101 anni a marzo, e godono con lei per questo tesoro di una vita così lunga.
Parenti Concetta non ne ha, ma ce l’ha fatta a superare questa estate tanto dura, e anche adesso nei suoi occhi puoi leggerci una grande voglia di vivere, e di vivere bene. Strano, perché ormai è allettata, come fa a fare la spesa, a cucinare, ad andare al bagno, a tenere casa pulita, e compiere i 1000 piccoli grandi gesti necessari per vivere? Qual è il segreto? E’ tanto semplice quanto grande, come le cose vere della vita: Concetta non è mai sola, è piena di amici. Si, perché quelli di Sant’Egidio l’hanno sostenuta inventandosi dal nulla una rete di risorse umane ed economiche tanto fitta da permetterle di continuare a stare a casa sua. Con dignità. Con serenità. Per esempio, di notte Concetta è tranquilla, perché c’è una straniera che dorme con lei; di giorno ci va una signora che cucina e tiene la casa in ordine, oltre a una vicina e ad una persona della parrocchia. E’ stato coinvolto anche il CAD di zona e il medico di famiglia, che le garantiscono un’assistenza sanitaria decente. Ogni giorno poi Concetta riceve la visita di qualcuno della Comunità che le fa compagnia e verifica che tutto funzioni a dovere.
C’era il problema dei soldi, che non bastavano per pagare le utenze, le spese di casa e l’assistenza (la sua pensione è quella sociale); la soluzione è venuta grazie all’intervento di una fondazione che, interpellata dai suoi amici di Sant’Egidio, si è offerta di versare mensilmente quanto mancava alle sue necessità.
Può sembrare strano, ma Concetta non ha paura per il suo futuro: può dormire sonni tranquilli, c’è Sant’Egidio che veglia su di lei.