Renzo Ridolfi – Porzioni d’amore3 – Comunità di Sant’Egidio
In occasione della Giornata mondiale dedicata alla sindrome di Alzheimer, pubblichiamo l’intervista ad Antonella Madia e Flaminia Graziani, per i Centri Alzheimer della Comunità di Sant’Egidio di Roma ( a Trastevere e Tor Bella Monaca), che da tre anni portano avanti questa preziosa esperienza di sostegno agli anziani affetti da Alzheimer ed altri disturbi cognitivi e lo fanno nello stile “speciale” della Comunità di Sant’Egidio: il rapporto umano come chiave di volta.



Ci dice Flaminia Graziani: ”  A Tor Bella Monaca abbiamo aperto il nostro centro in Via dell’Archeologia tre anni fa. Molti  dei nostri anziani sono arrivati da noi,  dopo aver frequentato altri centri, dove erano stati valutati troppo gravi. Gli anziani affetti da sindromi cognitive soffrono enormemente. Si sentono continuamente messi alla prova e spesso sono angosciati perché si rendono conto di non essere più all’altezza di compiere tanti atti della vita quotidiana, anche attività semplicissime. E questo li mortifica e li deprime. Ma attraverso l’affetto, un clima sereno e certamente molta professionalità, si ottengono risultati riabilitativi sorprendenti, come quelli di Maria, che aveva smesso di usare le mani e da noi ha ricominciato ad utilizzarle,  impastando la pizza durante il laboratorio di cucina!”. Le attività dei due centri si svolgono generalmente nel pomeriggio o nei giorni festivi, per venire incontro alle esigenze delle famiglie, e si articolano in laboratori di cucina, giardinaggio, restauro di mobili antichi,  dècoupage e tanto altro. Ci dice Antonella Madia per il Centro di Trastevere:”
La programmazione della attività comporta un lavoro preliminare di valutazione sulle capacità residue degli anziani; non abbiamo vincoli particolari e quindi ci possiamo permettere dei piani riabilitativi individualizzati, come nel caso di Giacomo, che era restauratore di mobili e da noi ha ricominciato a svolgere questa attività, che è sempre stata la sua passione. Un altro dato importante è la motivazione sottesa alle attività: gli anziani sanno che i loro manufatti saranno utili ad altri o comunque rappresentano un legame di solidarietà con qualcuno più sfortunato di noi, come nel caso dei bambini africani malati di AIDS o degli anziani ricoverati in istituto, per cui organizziamo delle vendite di beneficenza. Anche il clima sereno in cui si svolgono le attività è importante. Come ci disse Silvana ” Qui è proprio un centro benessere… benessere dello spirito!!!”