22 mq. di dignità, di libertà; 22 mq. di sicurezza, di tranquillità. Anche senza riscaldamento né gas, un buco d’appartamento di 22 mq. può essere una ricchezza inestimabile: come per il sig. Renato, che altro nella sua vita non ha, se non 22 miseri metri quadrati: la sua casa. Ci ha appeso il quadro a cui tiene di più, quello del cane a cui voleva un gran bene; si è organizzato l’esistenza utilizzando al meglio quel pochissimo spazio che ha. 75 anni, invalido al 100%, non riesce più a camminare da solo, mangia poco e male perché non riesce a cucinare come vorrebbe, si lava come può avendo solo l’acqua fredda: insomma, la vita di Renato è già difficile così com’è, anche perché la sua è una di quelle situazioni “sommerse”, nascoste, fatto sta che di aiuti non se n’è mai vista l’ombra.
Ora, come colpo di grazia, gli è arrivata la notizia che è sotto sfratto esecutivo, e che la sua casa è stata messa all’asta, con lui dentro. E’ una mazzata che distrugge l’equilibrio estremamente precario che Renato si è costruito accanto e dentro di sé. E poi, come una beffa, gli hanno detto che con 73.000 Euro quella casa potrebbe comprarsela lui.
Renato è disperato, perché i soldi non ce li ha, nessuno lo aiuta, e perché quel buco d’appartamento non solo è tutto ciò che ha, ormai è diventato una parte di sé. Lasciarlo, magari per un posto in istituto, sarebbe un dolore forse troppo grande da sopportare.