Un video per raccontare il corso di formazione per 40 operatori seniores volontari del programma “Viva gli Anziani!” che si è svolto negli ultimi mesi, nell’ambito della sperimentazione del Progetto CROSS nel polo pilota di Roma. Il corso, articolato in quattro moduli di lezione frontale e in 10 ore di tirocinio è stato l’occasione di approfondire il tema della vecchiaia, delle fragilità connesse all’età avanzata, ma anche scoprire uno spaccato di vita sofferente accanto a sé per il quale si può fare molto dedicando un po’ del proprio tempo.

Una speciale lezione è stata dedicata all’utilizzo del software sviluppato dal Programma Viva gli Anziani che risulta essere di grande supporto in quanto permette di conoscere in ogni momento chi si trova nelle situazioni più critiche e metterlo in evidenza per concentrare su di essi l’attenzione degli operatori.

A tale software si affianca oggi la piattaforma tecnologica di CROSS, che permetterà anche di valutare quei costi e risparmi prodotti dalle azioni non monetarie, per fare di Viva gli Anziani un modello di azione, sostenibile e replicabile, che possa indirizzare le politiche cittadine e perché no europee.

Gli anziani, nel tirocinio, hanno iniziato ad affiancare gli operatori del Programma aiutando  nel servizio di “info-desk” da dove ogni giorno si effettuano telefonate di monitoraggio delle condizioni di salute degli oltre 4.000 over 75 residenti in tre rioni del centro storico di Roma. Con l’arrivo dell’estate è molto importante contattare tutti e dare loro consigli su come comportarsi nei periodi più caldi. Inoltre gli operatori hanno anche effettuato un “censimento” di quanti si fermeranno in città per tutto il periodo o meno, segnalando le situazioni di maggiore fragilità.

Nato su iniziativa della Comunità di Sant’Egidio, in collaborazione con diversi partner istituzionali, in risposta all’eccezionale picco di mortalità della popolazione anziana nell’estate del 2003, il Programma “Viva gli Anziani!” compie dieci anni di attività; inserire tra i propri operatori gli stessi anziani costituisce un valore aggiunto di grande significato: sostiene l’invecchiamento attivo e mette in campo energie nuove che possono dare un grande contributo al potenziamento delle reti informali di aiuto. In questo tempo di crisi economica, che sembra aver fermato tutto, si scopre una nuova grande risorsa: il capitale umano, che in Italia più che altrove rappresenta tutt’oggi il vero argine alla crisi economica stessa e il più valido sostegno alla costruzione di una società più umanamente coesa ed attenta all’altro.