Il Presidente della Repubblica Italiana, Giorgio Napolitano, nel giorno della cosiddetta “festa dei nonni”, ha voluto sottolineare, con particolare riguardo, il ruolo di sostegno e di aiuto che gli anziani svolgono nella nostra società in un momento di crisi: “Celebriamo una ricorrenza molto sentita, rivolta a manifestare sentimenti di affetto e riconoscenza verso chi provvede quotidianamente, con generosa e totale disponibilità, ad aiutare e sostenere le famiglie soprattutto in questo momento di crisi.”
“Il mio pensiero – ha continuato il Capo dello Stato – va ai nonni e a tutte le persone anziane che, chiamate a partecipare all’impegnativo percorso di risanamento economico dell’Italia, ne sopportano il peso con quotidiani sacrifici, vissuti in dignitoso riserbo, meritevoli della più alta ammirazione. Una intera generazione, che già tanto ha dato al mondo del lavoro e degli affetti, sta in tal modo contribuendo significativamente a mantenere salda la tenuta sociale del Paese. Ad essa deve andare la riconoscenza di tutto il popolo italiano. In questa particolare giornata, che cade nel corso dell’anno europeo dell’invecchiamento attivo e della solidarietà tra generazioni, sento anche il dovere di richiamare tutte le istituzioni a corrispondere ai sacrifici e alle rinunce degli anziani, con l’adozione di efficaci politiche di aiuto e sostegno che garantiscano loro una esistenza libera, serena e dignitosa”.
Gli anziani, troppo spesso descritti nella nostra società come un pericolo demografico e troppo spesso dimenticati e messi da parte, ricevono dalle parole del Presidente Napolitano un giusto riconoscimento: verso  gli anziani deve andare la gratitudine dell’intera società e l’impegno della politica per garantire loro una vita dignitosa. Ma gli anziani sono anche una generazione di cui bisogna essere orgogliosi e felici come ha concluso il suo messaggio il Presidente Napolitano: “Alle nonne e ai nonni d’Italia, dei quali ho la fortuna di far parte, e a tutte le persone anziane giungano i miei auguri più sentiti, affettuosi e partecipi”.