premio letterario 1

 

 

 

 

 

 

 

Sezione Poesia in italiano

Menzioni speciali conferite a:
Antonella Rizzo con l’opera “A mio padre”
Oreste Confalone con l’opera “Autunno”
Baldinu Stefano con l’opera “Ad un nonno” (ritira Stefanelli Patrizia)
Alessandro Caparesi con l’opera “Difficoltà”

Quarti classificati ex equo
Fleri Pierangela con l’opera “L’esilio del Pensiero”
Stefanelli Patrizia con l’opera “Dall’angolo della follia”
Alberto Canfora con l’opera “Attore”

Terza Classificata
Anna Bonnanzio
Per la poesia “Scompigli di vento”

Motivazione:

Retrospettiva dal grande valore poetico che cogli alcuni punti salienti della vita. Lirica dal linguaggio ricco che risveglia la memoria facendo posare il proprio sguardo sugli anziani.

Secondo Classificato
Bartolomeo Errera
Per la Poesia “In Cammino”

Motivazione:

Una Poesia dal verso libero, ma molto ben costruita, che rievoca con attenzione e delicatezza alla bellezza di un ‘età ormai avanzata.

Prima Classificata
Valeria Cataldi
Per la poesia “il valore dell’anziano nella società e deistituzionalizzazione”

Motivazione:

Per il messaggio chiaro con cui esprime una debolezza ormai evidente contrapposta ad una volontà incrollabile di fare oltre le proprie forze, il tutto incastonato in una lirica dalla metrica precisa piena di passaggi poetici validi e toccanti.

Sezione Poesia in dialetto

Quarto classificato
Giuseppe Vultaggio
Per l’opera “Lupu di Mari”

Terzo Classificato
Alberto Canfora
Per la poesia “Er Sessantuno”
Lucida visione della realtà della terza età, che secondo l’autore può essere vissuta in maniera passiva in solitudine o divenire invece un momento in cui dar sfogo alle passioni finora inespresse e condividere con gli altri le proprie esperienze di vita.

Secondo Classificato
Anna Ubaldi
Per la poesia “Magaraddio”

Splendida lirica, colma di affetto per una figura familiare – una vecchia zia – che si ritrova in ogni famiglia. La saggezza e l’esperienza di una persona semplice ma arguta, su cui si può sempre far affidamento. Struggente la chiusa, meraviglioso attestato

Primo Classificato
Luciano Gentilini
Motivazione:

Poesia schietta e profonda, molto emozionante, che affronta il tema dei maltrattamenti nelle case di riposo vivendo il dramma nei panni dell’anziano, che forse soffre di più nel sentirsi abbandonato dai suoi cari che per le angherie di cui gli operatori “serpenti” lo fanno oggetto. La parola chiave di questa lirica è sicuramente “Indifferenza”, figlia della vergognosa teoria per cui chi è ormai alla fine del viaggio – e magari è malato – non vale più nulla e non merita quindi più nessun rispetto

Sezione Racconti

Menzioni speciali conferite a:
Petrelli Iacurto/M. Vittorio Luigi con l’opera “Un’amicizia fra Handicap e letteratura”
Parravicini Rita con l’opera “Viva la nonna”
Filippo di Blasi con l’opera “L’appartamento italiano”
Nivio Fortini con l’opera “Il falegname”
Fulvio Galiardi “Ai confini della spazio tempo”
Enzo Quaranta con l’opera “L’anima dei morti”
Mari-Jean Mermillod con l’opera “Suonare il pianoforte”
Aurora De Luca con l’opera “Nonno Babbabao”

Quarti classificati ex equo
Loredana D’alfonso con l’opera “Il Commiato”
Valeria Bellobono con l’opera “Lo strano Viaggio di Nina”
Pietro Ranieri con l’opera “L’ascensore”

Terzo Classificato
Paolo Mancinelli
Per il racconto “La Pecora di Venere”

Motivazione:

Racconto pieno di umanità e privo di ogni ostentazione, con una scrittura moderna, agile, varia e corretta. Dove l’autore, con ampi squarci panoramici ci illustra le condizioni dei malati di Alzheimer e degli stranieri che lavorano nel nostro paese.

Secondo Classificato
Gaetano Marino

Per il racconto “Note di tensione”

Motivazione:

Racconto con un impianto narrativo semplice ma sviluppato in maniera tale da farci percorrere piacevolmente un sentiero impregnato di insegnamenti e, non ultimo, di tenerezza. Non c’è solo l’incontro tra generazioni diverse, ma anche le reazioni che questo provoca.

Primo Classificato
Alfonso Angrisani
Per il racconto “La Scelta dell’ultimo Giorno”

Motivazione:

In un racconto surreale l’autore fa un’ottima critica, mai banale, ad una società edonistica che privilegia solo le apparenze e dove la vecchiaia è vissuta in maniera negativa. Il racconto godibile fino in fondo è sostenuto da una forma e da una correttezza esemplari.