Cuneo Carolina - Ricordi di giovinezza
Ricordi di giovinezza

Un recente episodio di cronaca ci deve far riflettere. A Montemarciano, nelle Marche, un anziano di 87 anni è fuggito dalla casa di riposo sulla sua carrozzina. Ha raggiunto la statale e percorso vari chilometri fino a raggiungere Castelferretti, sfidando il traffico. Evidentemente all’uomo, costretto in carrozzella per problemi di deambulazione, gli angusti confini della residenza protetta per anziani andavano stretti. La sua corsa è finita davanti all’ingresso dell’autostrada, quando è stato intercettato e bloccato dai carabinieri e dal 118, chiamati dalle tante persone che lo avevano incrociato per strada. L’87enne ha spiegato ai militari che voleva andarsene dalla casa di riposo perché non si sentiva a suo agio. Il suo desiderio di libertà per questa volta si è dovuto fermare a questa breve fuga, e l’anziano  è stato riportato indietro nella casa di riposo, ma la sua volontà, per ora inascoltata, e la sua tenacia sono condivise da molti anziani. Sono in tanti, infatti, gli anziani che vivono lo stesso disagio espresso dal nostro eroe in modo così eclatante. Anche tanti che ancora vivono nella propria casa e pensano: “quale sarà il mio futuro quando non ce la farò più da solo?” I figli lontani, gli anni che passano. Sono i pensieri e le preoccupazioni di tanti. Per questo la Comunità di Sant’Egidio ha promosso una campagna di raccolta di firme per contrastare l’istituzionalizzazione e per consentire a chi è anziano e in difficoltà di poter restare a casa propria. L’iniziativa, partita 20 anni fa, nel 1992, ha raccolto centinaia di migliaia di adesioni:  in pochi anni mezzo milione di anziani, e non solo, avevano già sottoscritto la “Lettera di Maria”, che ha dato il nome a questa campagna di sensibilizzazione che ancora oggi raccoglie molte adesioni e suscita diverse modalità di intervento, alternative all’istituzionalizzazione. Maria, nella sua lettera, con la stessa tenacia e passione dimostrata dall’anziano della cronaca odierna,  spiega perché vuole rimanere a casa propria e conclude: “Per questo, anche se non più giovane, voglio ancora far sentire la mia voce e dire che in istituto non voglio andare e che non lo auguro a nessuno.
Aiutate me e tutti gli anziani a restare a casa e a morire fra le proprie cose. Forse vivrò di più, sicuramente vivrò meglio”. Qui è possibile leggere il testo integrale della “Lettera di Maria”.

Vedi anche questa iniziativa dell’associazione “anziani a casa propria dall’utopia alla realtà” -onlus- Padova  : Anziani a casa propria