Mario Limentani a Trento
Incontro con i giovani organizzato dalla Comunità di Sant’Egidio

Venerdì 10 gennaio è stata presentata a Roma, nella suggestiva cornice del Museo Ebraico di Roma in Via Catalana, la biografia di Mario Limentani, dal titolo “La scala della morte” (di Grazia Di Veroli, Marlin Editore). La sala centrale del Museo, situata nei sotterranei della Sinagoga Maggiore di Roma, si è riempita fino all’inverosimile di una piccola folla, stretta attorno a Mario, oggi novantenne e ai suoi figli, che gli facevano da corona, per celebrare con lui, oltre all’uscita del volume, la vittoria di una vita, lunga e benedetta, che ha vinto il Male. Come giustamente ha sottolineato nel suo intervento Riccardo Pacifici, presidente della Comunità Ebraica di Roma, “la presenza di Mario Limentani questa sera è un onore non solo di oggi. Mario infatti lo ricordiamo tutti sempre presente in questi anni, una presenza fedele e anche critica, nel cuore della comunità ebraica di Roma. Ricordiamo come in questi anni si sia speso nella testimonianza a i giovani e nei viaggi della memoria. Questa è la vittoria di Mario. Noi abbiamo vinto!”.


Mario Limentani, uomo schivo e poco amante della ribalta mediatica, è uno dei pochissimi sopravvissuti alla deportazione degli ebrei romani, avvenuta nel 1943.  Come ha ricordato Marco Avagliano, Mario non è nativo di Roma, ma di Venezia, tanto da essere conosciuto ancora oggi nella comunità come “il Veneziano”. La sua vicenda si intreccia da subito con quella degli ebrei romani, di cui condivide la sorte di dolore nei campi di sterminio, pur non finendo ad Auschwitz, come gli altri, ma a Mauthausen, con la doppia identità di ebreo e di prigioniero politico.  Impressa nella sua memoria resta il simbolo del campo: la terribile “scala della morte” ( da cui il titolo del volume), che i prigionieri erano costretti a salire e scendere per raggiungere una cava e su cui molti trovarono la morte, stremati dalla fatica. Sopravvissuto alla Shoà, Mario partecipa alla fondazione dell’ANED, di cui è socio fino ad oggi. Alla presentazione sono intervenute anche l’autrice del libro, Grazia Di Veroli e Anna Foa. Così quest’inizio di gennaio ci introduce alle celebrazioni per la Giornata della Memoria, gettando un fascio di luce su un grande uomo, e un grande testimone per non dimenticare….