1 gennaio 2015 – Piazza San Pietro
Al termine della manifestazione “Pace in tutte le terre”, intervistiamo Lorenzo Martinelli e Celeste Ferrarelli, arrivati da Laurentino 38 insieme ad altri anziani della Comunità di Sant’Egidio, per iniziare il 2015 nel segno della pace.
D: Oggi qui siete qui alla Marcia per la Pace con la Comunità di Sant’Egidio. Da dove venite?
Celeste: Noi siamo in periferia a Laurentino, dove abbiamo conosciuto la Comunità di Sant’Egidio. Nel nostro quartiere Sant’Egidio fa delle cose bellissime. Soprattutto accogliere chi ha più bisogno è molto importante, e poi l’interessarsi dei problemi della periferia. E entrando a far parte del gruppo abbiamo iniziato a farle anche noi, senza accorgercene, anche senza volerlo…
D: Cosa significa per voi essere qui all’inizio del nuovo anno a manifestare per la pace?
Celeste: Il fatto di vedere tante persone ci sostiene oggi e nel corso dell’anno nell’impegno per la pace.
D: Come vi impegnate per la pace nel vostro quartiere?
Lorenzo: Il nostro impegno per la pace è soprattutto la preghiera: facciamo la preghiera una volta a settimana, il mercoledì.
Celeste: La preghiera è presenza; nel nostro quartiere è presente anche tanta lotta e tanta divisione, come in tante periferie, e la preghiera aiuta a combattere, a sanare questa divisione.
D: Come ha sottolineato Papa Francesco, la preghiera è alla radice della pace…
Lorenzo:Senza dubbio: al Laurentino facciamo delle preghiere specifiche per la pace.
Celeste: Abbiamo una cappellina al Laurentino e ci riuniamo una volta a settimana, poi una volta al mese la preghiera è dedicata alla pace e ai malati.
Lorenzo: Non riesco a capire come oggi – io sono del 1937, quindi ho 78 anni – non capisco come oggi, ancora, nel 2014, possano esistere le guerre nel mondo. Veramente questa cosa non riesco a capirla!! Io sono di Marino, qui, vicino a Roma, e Marino è stato bombardato nel 1944, per la precisione il 2 febbraio del 1944. Avevo 6 anni e mezzo e sono stato proprio coinvolto in quel bombardamento: ho visto cadere delle bombe a 50 metri da me. Mi sono salvato io, mia madre e un po’ tutti quanti quelli che stavano lì, proprio per miracolo, un vero miracolo. Dicevo – non capisco come oggi ancora possa esistere questo terrore delle guerre nel mondo…
D: “Bisogna rendere la pace popolare” diceva Marco Impagliazzo, presidente della Comunità di Sant’Egidio, aprendo la manifestazione….
Lorenzo: Non è assolutamente possibile che ci sia la guerra. Il mondo è così avanzato, sono state fatte e inventate tante belle cose, ad esempio nella telematica… Come si può pensare ancora alla guerra? Veramente non riesco a capirlo.
Noi cercheremo di fare quello che possiamo – ovviamente siamo due persone anziane – Veramente cercheremo di fare il nostro meglio per portare un piccolo contributo affinché questa guerra maledetta sia estinta, ma completamente, dal mondo.
Per approfondire visita il link:
http://www.santegidio.org/pageID/3/langID/it/itemID/10537/La_pace__popolare_fotogallery_delle_manifestazioni_Pace_in_tutte_le_terre_2015_nel_mondo.html
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