“E’ vero che fare compagnia agli anziani è buono…ma mi rendo conto che si sentono male quando si sentono inutili…sentono di essere un fastidio in questo mondo e questo li deprime molto…io credo che in ogni luogo, e anche negli istituti, dovrebbero inventare o creare delle attività affinché gli anziani possano fare qualcosa e così togliersi dalla testa l’idea che sono inutili”. ,
Queste sono le parole di Dennis, condannato a morte in Texas in una lettera ad una sua amica della Comunità di Sant’Egidio di Barcellona, che gli aveva raccontato come Sara, un’anziana di 96 anni che lei andava a trovare da molto tempo in istituto pregasse per lui tutti i giorni. Dennis che trascorre 23 ore al giorno chiuso in una cella comprende molto bene il valore delle visite e delle lettere, che hanno il potere di rompere l’isolamento, ed anche comprende bene quanto sia importante per chi non è “produttivo” dimostrare che la propria vita è comunque importante e conta per qualcuno.
Dennis, che riesce molto bene ad immedesimarsi nella condizione degli anziani in istituto, ha scritto anche: “Sono convinto che la persona quando avanza nell’età sia preoccupata di dover dipendere dagli altri e noi dobbiamo fare qualcosa perché vivano una vecchiaia felice dedicando il loro tempo a qualcosa.” “Hai fatto bene a invitarla a pregare”. Sono veramente parole sapienti di chi comprende il valore di una vita debole, ma ancora utile. Il tanto tempo degli anziani può infatti essere impiegato nella preghiera per i poveri e per la pace.
Dennis ha voluto scrivere una bella lettera direttamente a Sara per ringraziarla della sua preghiera quotidiana. Le ha scritto: “E’ super bello per me sapere che mi pensi e preghi per me. L’amore è bello quando si fa sentire in questo modo. Tu mi hai dato una grande gioia. Ammiro molto la tua persona e il grande sforzo per continuare a dare il meglio di te e così far sorridere ciascuno. Devi sapere che nonostante tu sia anziana, di cuori come il tuo abbiamo bisogno in questa vita. Voglio che tu apra sempre il tuo cuore, perché da lì escono cose meravigliose. So molto bene che la tua vita non è facile, ma non sei sola. Uno impara sempre dalla vita degli anziani, ma nello stesso tempo riempie ogni angolo del cuore di gioia e la nostra mente viaggia e viaggia, costruendo il mondo che hai descritto. Davvero noi abbiamo bisogno di voi anziani, perché grazie a voi noi non dimentichiamo quei valori che ci avete insegnato con grande saggezza”.
Molti anziani della Comunità di Sant’Egidio, che vivono pienamente lo spirito della Comunità attraverso le parole ed i racconti dei loro amici più giovani, corrispondono con i condannati a morte. E’ anche questo infatti un modo per aiutare chi è nel bisogno. Da sempre la Comunità di Sant’Egidio ha proposto agli anziani di aiutare gli altri, per esempio andando a trovare anziani malati nel quartiere o in istituto, oppure preparando vestiti e cibo per chi vive per strada e per i carcerati, ma anche aiutando i bambini e gli anziani di paesi lontani, attraverso le adozioni a distanza. Così gli anziani di Sant’Egidio aiutano i malati di AIDS curati dal Programma DREAM, difendono i diritti degli immigrati che vivono nelle loro città e corrispondono con i condannati a morte. Viene in questo modo restituito loro il giusto ruolo di “operai” del Vangelo. Chi è più malato e non può uscire di casa offre la sua preghiera per chi ha bisogno, partecipando in questo modo alle preoccupazioni comuni.
Questi anziani sono testimoni del valore e della ricchezza della vecchiaia e con la loro vita scardinano il pregiudizio che il numero crescente di anziani rappresenti un peso per la società.

dominique

Riportiamo di seguito il contributo di Silvia di Barcellona e la lettera di  Dennis a Sara.

 Da Silvia

Barcellona, Spagna

Novembre 2014

Un giorno Sara, un’anziana di 96 anni che vado a trovare in istituto, mi ha detto: “mi piacerebbe fare qualcosa per gli altri, ma ormai sono anziana e non ne ho la forza, ormai non posso fare nulla, solo aspettare che la mia vita finisca”
Siamo rimaste a lungo a parlare di questo e le ho raccontato di Dennis, un condannato a morte con cui corrispondo da 15 anni.
Quando Sara ha conosciuto la sua storia è rimasta molto colpita e ha detto che avrebbe pregato ogni sera per lui perché la sua vita potesse essere salvata.
A partire da allora, ogni volta che la vado a trovare mi dice: “tutte le sere prego per il tuo amico, il carcerato”.
Dennis vive da 17 anni nel braccio della morte di Livingstone, nello Stato del Texas. Senza dubbio la vita in carcere è molto dura, ma le lettere e le visite lo hanno aiutato a superare l’angoscia e la tristezza che si vivono lì. Mi diceva in una lettera: “Tu devi sapere che qui si vive un inferno in tutti i sensi. La vita è difficile ma nonostante tutto io riesco a sopravvivere e a mantenere una pace interiore e uno stato d’animo molto buono”.
In un’altra occasione aggiungeva: “Tutti questi anni di chiusura non sono riusciti a cancellare il sorriso dal mio volto”.
Sapere che ha persone che gli scrivono, che pensano a lui, che pregano per la sua vita gli ha dato la forza per continuare a lottare.
Qualche volta avevo parlato con Dennis della mia amicizia con questa anziana, e ho voluto dirgli che ora lei prega ogni sera per la salvezza della sua vita. Si è sentito confortato ma nello stesso tempo mi ha scritto alcune riflessioni:
“E’ meraviglioso dedicare tempo a persone che vivono in solitudine, davvero è dare loro la vita, e allora si vive la vita con senso positivo”.
“E’ vero che fare compagnia agli anziani è buono…ma mi rendo conto che si sentono male quando si sentono inutili…sentono di essere un fastidio in questo mondo e questo li deprime molto…io credo che in ogni luogo, e anche negli istituti, dovrebbero inventare o creare delle attività affinché gli anziani possano fare qualcosa e così togliersi dalla testa l’idea che sono inutili”.
“Sono convinto che la persona quando avanza nell’età sia preoccupata di dover dipendere dagli altri e noi dobbiamo fare qualcosa perché vivano una vecchiaia felice dedicando il loro tempo a qualcosa.” “Hai fatto bene a invitarla a pregare”. “Salutala ogni volta che la vedi e dille che sono felice di sapere di lei”.
Come molti altri condannati a morte negli Stati Uniti, Dennis trascorre 23 ore al giorno chiuso in una cella. Gli unici contatti che ha con l’esterno sono la radio, le lettere e le visite di persone che lo amano. In alcune occasioni, quando qualcosa è andato storto in carcere, è rimasto per mesi isolato senza nessuno di quei contatti con l’esterno. Comprende molto bene cosa significa ricevere una visita, una lettera, sapere che qualcuno pensa a lui, sapere che non è dimenticato, sapere che nonostante non sia produttivo per la società lui è importante, la sua vita conta per qualcuno.
La stessa cosa l’ha capita Sara. Lei ora sa che, sebbene non abbia la forza fisica per fare molte cose, ha una forza ancora più grande, quella del cuore. Portare Dennis nel cuore, pensare a lui, pregare per la sua vita ha dato un nuovo senso alla vita di Sara, e ora ogni volta che mi vede dice: “Non dimentico mai di pregare per lui”.

 Lettera di Dennis  a Sara

 Texas, U.S.A.

13 gennaio 2015
Mia dolcissima amica Sara,
Ciao!
Che bella sorpresa che mi hai fatto. Le tue parole profonde che vengono dal tuo cuore sono davvero belle. Ti do un bacione per dirti che sei molto gentile e sei un regalo prezioso di Dio. E’ super bello per me sapere che mi pensi e preghi per me. L’amore è bello quando si fa sentire in questo modo. Tu hai dato una grande gioia al mio cuore e ciò mi insegna quanto sia importante guardare la vita con ottimismo e goderne al massimo tutto il tempo.
Ammiro molto la tua persona e il grande sforzo per continuare a dare il meglio di te e così far sorridere ciascuno. Devi sapere che nonostante tu sia anziana, di cuori come il tuo abbiamo bisogno in questa vita.
Voglio che tu apra sempre il tuo cuore perché da lì escono cose meravigliose. So molto bene che la tua vita non è facile, ma non sei sola. Puoi scrivermi quando vuoi, condividere i tuoi pensieri. Io penso a te e viene il grande desiderio di stare insieme a te e chiederti di condividere le storie della tua vita. Immagina! Quanta scuola, quanta esperienza e quanto amore da trasmettere! Io me ne starei ore e ore con te, solo ad ascoltare le cose vissute nella tua vita. Uno impara sempre dalla vita degli anziani, ma nello stesso tempo riempie ogni angolo del cuore di gioia e la nostra mente viaggia e viaggia, costruendo il mondo che hai descritto. Davvero noi abbiamo bisogno di voi anziani perché grazie a voi noi non dimentichiamo quei valori che ci avete insegnato con grande saggezza.
Sono felice perché nelle tue parole hai riflesso Dio e il Buon Gesù. Ciò è meraviglioso perché l’amore di Dio è ciò che ci incoraggia e ci concede la forza di camminare e di cercare di essere ogni giorno migliori. Dio è buono e ti ama profondamente. E’ meraviglioso che Dio veda ancora il tuo cuore per dare amore e far dimenticare per un momento la pesantezza della vita.
Ti abbraccio fortissimo e devi sapere che Dio ascolta il tuo cuore quando preghi.
Io sto bene. La mia situazione va per una buona strada e poco a poco stiamo ottenendo buone cose.
Abbi molta cura di te e riempi il tuo cuore di molto amore perché abbiamo bisogno di te.
Un bacio con amore.
Dennis Zelaya
¡Buon anno nuovo!
Sei speciale…