Riceviamo e volentieri pubblichiamo la lettera di Elisabetta Bacci inviata al giornale “Il mattino” di Padova, dove si segnala la “buona pratica” romana del Programma ” Viva gli Anziani!” definita – dall’autrice della lettera- “strabiliante” per i risultati ottenuti,in termini di qualità della vita degli anziani e di risparmio dei soldi pubblici.

Caro direttore, ho sentito parlare da qualche parte di iniziative prese, in giro per l’Italia, per sostenere e aiutare i più anziani che non hanno sempre figli o altri parenti a portata di mano. A Bologna per esempio la Asl ha deciso di preparare delle badanti che siano in grado di portare assistenza di base a pensionati in là con gli anni piuttosto che a chi ha malattie croniche.

A Roma invece la Comunità di Sant’Egidio ha messo in rete servizi sanitari, negozianti, portieri, vicini di casa e assistenti pagati per evitare di intervenire quando sia già troppo tardi in caso di over 75enni che vivono soli senza una rete familiare che li sostenga. A Roma in particolare quelli della Comunità di Sant’Egidio non aspettano che siano gli anziani a chiedere soccorso (si sa che il più delle volte vecchi e poveri hanno anche tanta dignità e non vogliono domandare, preferiscono fare tanta fatica piuttosto che chiedere). Con pochi euro davvero e tanta opera di volontariato si sono ottenuti risultati strabilianti: si sono evitati ricoveri per più di 4mila anziani e un deciso miglioramento dei servizi domiciliari. Proprio quelli che, insieme ad altri servizi, lo Stato non riesce più a garantire. Una badante di condominio invece viene a costare circa 160 euro al mese: così, tanti che non possono permettersi di pagare cifre oltre i mille euro sono messi in condizione di poter contare su un aiuto qualificato pagato però a una cifra compatibile con la pensione che è sempre meno ricca.

Elisabetta Bacci

per approfondire vai a:

http://www.santegidio.org/pageID/64/langID/it/itemID/16520/Anziani_le_badanti_di_condominio_e_gli_altri_aiuti.html