Pubblichiamo l’articolo a firma di Chiara Daina pubblicato sul Corriere della Sera del 28 luglio 2023 che riporta le attività del Programma Viva Gli Anziani! sul territorio nazionale.

La Comunità di Sant’Egidio porta avanti il Programma «Viva gli anziani!» per dare una risposta a quelli più fragili, dagli 80 anni in su. Attivo in 11 città italiane e in 2 all’estero

Nella stagione estiva non c’è solo l’emergenza caldo da affrontare. C’è anche quella degli anziani che vivono in solitudine e che, per le alte temperature, rischiano la vita senza che nessuno se ne accorga. In Italia, secondo l’Istat, sono nove milioni gli over 65 soli (di cui cinque milioni abitano in coppia, senza figli). Per dare una risposta di aiuto a quelli più fragili, di 80 anni e più, la Comunità di Sant’Egidio dal 2004 porta avanti il programma «Viva gli anziani».

L’obiettivo è creare una rete di volontari e operatori sanitari e sociali nei quartieri dove domiciliano gli over 80, che intervenga a loro sostegno per contrastare gli effetti negativi delle ondate di calore, dell’isolamento sociale e di qualsiasi altra calamità (come crisi epidemiche ed eventi idrogeologici).

Servizio di solidarietà

«È un servizio di solidarietà in funzione tutto l’anno, che è nato nel centro storico di Roma dopo il picco di mortalità registrato in tutta Europa nell’estate 2003 a causa del caldo eccessivo — racconta Giancarlo Penza, tra i responsabili del servizio anziani dell’associazione —. Negli anni successivi è stato esteso a tutti i quartieri della Capitale, compresa la periferia, che da settembre verrà coperta interamente, e adottato in altri undici comuni italiani: Napoli, Catania, Brindisi, Sassari, Novara, Genova, Parma, Pavia, Padova, Fiumicino e Civitavecchia. Anche due città estere, Anversa e Barcellona, lo hanno attivato».

La mappatura

La prima azione da fare è mappare gli ultraottantenni del quartiere. «Bussando porta a porta e raccogliendo in un database elettronico i dati anagrafici della persona anziana, le sue condizioni di salute e quelle sociali, cioè se vive da sola o meno e se ha parenti a cui affidarsi in caso di bisogno — spiega Penza —. In base alle esigenze si pianifica un intervento personalizzato permanente che può prevedere l’assistenza di un medico, un infermiere e un assistente sociale, monitoraggio telefonico, visite domiciliari settimanali o mensili, consegna di spesa e farmaci, preparazione di pasti, disbrigo di pratiche, accompagnamento dal medico, ricerca di un badante, iscrizione a un centro diurno e così via. Non è il caldo di per sé che provoca la morte ma l’isolamento sociale Bisogna fare in modo che gli anziani soli e vulnerabili se si sentono male sappiano a chi rivolgersi», sottolinea il volontario della Comunità di Sant’Egidio.

Animazione in piazza

Un semplice gesto come una telefonata per fare gli auguri di compleanno o chiedere se si ha bisogno di acqua e cibo può fare un’enorme differenza. Tra le iniziative per favorire legami anche l’organizzazione di eventi di animazione in piazza. Chiunque può candidarsi a diventare volontario: portieri di condominio, vicini di casa, parroci, medici, esercenti, associazioni, giovani, inclusi gli anziani in buona salute.

Penza snocciola i numeri: «Gli anziani attivisti, che possono a loro volta essere beneficiari degli interventi, sono 5.680. Mentre gli over 80 presi in carico complessivamente in questi 19 anni sono 38.705». In ogni zona coinvolta nel programma «operano un medico, un infermiere e un assistente sociale. Ogni anziano seguito, il suo medico curante e i volontari hanno un numero di riferimento a cui chiamare per attivare la rete di prossimità» specifica Penza.

Una rete di prossimità che fa risparmiare il Ssn

Tutti i Comuni del nostro Paese sono invitati a replicare la strategia di protezione «Viva gli anziani!». Per avere informazioni basta inviare una mail a [email protected] (il sito web è Vivaglianziani.it). Uno studio dell’università di Tor Vergata, pubblicato nel 2021, ha rilevato un aumento del tasso di mortalità per ondate di calore mediamente superiore del 50% nei rioni di Roma dove non c’è il servizio di monitoraggio rispetto a quelli confinanti in cui è operativo.

Grazie a una rete sociale di prossimità intorno agli anziani fragili il Servizio sanitario nazionale può risparmiare risorse: «Il ricorso all’ospedalizzazione si riduce di circa il 15% e quello alle strutture residenziali di circa il 20%» sottolinea Penza. La Comunità di Sant’Egidio rivolge due appelli. Il primo al Governo, per approvare rapidamente i decreti attuativi della legge delega 33 del 2023 che semplifica le attuali politiche per l’assistenza degli anziani (rafforzando quella a domicilio). Il secondo ai Comuni, per censire gli anziani fragili sul territorio in modo da poter intervenire prontamente in caso di alluvioni, ondate di calore, epidemie e altre calamità.

I consigli anti-isolamento

L’associazione quest’anno ha prodotto dieci consigli rivolti a tutti i cittadini per combattere l’isolamento degli anziani. Eccoli: se nella cassetta delle lettere della persona anziana si accumula la posta, verifica se la persona anziana è in vacanza; se vedi che le sue finestre rimangono chiuse troppo a lungo, bussagli alla porta; se ha la luce o la tv sempre spente, fagli una telefonata; se vai a fare la spesa, chiedi se gli serve qualcosa; se hai un po’ di tempo libero, passa a fare un saluto anche senza motivo. Infine, se incontri una persona anziana nel quartiere: fermati se ti accorgi che è in difficoltà; mentre ci parli se dà segni di confusione, sappi che la tua compagnia può essere molto utile; se cammina sotto il sole nelle ore più calde della giornata, dalle il consiglio di mettersi al riparo; se indossa vestiti inappropriati, forse ha bisogno di aiuto; se sei al supermercato o alla posta, guardati intorno se c’è un’anziana o un anziano con cui fare due chiacchiere.

Per avere consigli pratici su come far fronte alle temperature elevate il ministero della Salute ha riattivato il numero di pubblica utilità 1500 (dalle 8 alle 20 tutti i giorni). Anche diversi Comuni e Aziende sanitarie locali forniscono assistenza telefonica contro l’emergenza caldo. Si raccomanda ai cittadini di consultare il portale della propria Asl e Comune per verificare l’attivazione del numero dedicato.