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La Comunità di Sant’Egidio è stata nominata “Sito Europeo per le Politiche per l’Invecchiamento Sano e Attivo” per il Programma “Viva gli Anziani!”.
Si tratta di un importante riconoscimento attribuito da un organismo della Commissione Europea, per il lavoro dalla Comunità realizzato in collaborazione con l’Università di Roma – Tor Vergata e la società di servizi per l’informatica We-COM.  Verrà conferito ufficialmente il 10 ottobre a Bruxelles.

Il riconoscimento viene accordato dal Reference Site Collaborative Network (RSCN), l’organismo che coordina per la Commissione Europea l’attività di tutti i siti di riferimento riconosciuti in Europa, che sono attualmente 65.

ll RSCN nasce nel quadro della European Partnership on Active and Healthy Ageing che dal 2011 raccoglie università, erogatori di servizi socio-sanitari, amministrazioni regionali e municipali, imprese e terzo settore con l’obiettivo di accelerare lo sviluppo, la diffusione e l’adozione di soluzioni innovative per l’assistenza sanitaria e sociale, di modelli di erogazione collaudati e di soluzioni digitali che forniscano un impatto reale sulla qualità della vita degli anziani europei e contribuiscano alla sostenibilità dei servizi. Gli obiettivi generali dell sono la promozione della cooperazione, la condivisione e il trasferimento di buone pratiche nell’implementazione e nello scaling up di strategie, politiche e modelli di erogazione dei servizi sanitari e assistenziali. Per ottenere il riconoscimento il consorzio Roma – Tor Vergata si è sottoposto ad una valutazione qualitativa e quantitativa delle attività dei partners e del loro impatto, condotta da un pool di esperti europei del settore.

Il Programma “Viva gli Anziani!”, attivo a Roma dal 2004 e poi diffuso in molte città in Italia e in altri paesi dove è presente la Comunità, è un servizio nato per contrastare l’isolamento sociale degli anziani, attraverso visite, monitoraggio telefonico, aiuto nella vita quotidiana e con la creazione di una “rete di prossimità”, ovvero la ricostruzione di un tessuto di solidarietà accanto agli anziani, per permettere loro di rimanere nelle loro case senza ricorrere al ricovero in istituto. Tra l’altro, sono spesso gli anziani stessi a sostenere e incrementare questa rete con il loro impegno volontario.

In questa occasione, gli esperti della Commissione Europea hanno riconosciuto questo programma come “buona pratica da replicare in altre realtà locali”.

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