paviaIn questi giorni di caldo torrido, in cui le città si svuotano e tanti anziani si ritrovano soli, gli anziani dell’istituto “F. Pertusati” di Pavia hanno trovato gioia e allegria, grazie alla presenza della Comunità di Sant’Egidio, che per un week-end è stata presente dentro all’Istituto dalla mattina alla sera con diverse attività. Una sorta di breve “vacanza a domicilio” per chi è costretto a rimanere in istituto nei giorni, che per tutti sono sinonimo di ferie. Più di trenta anziani della struttura hanno preso parte alle iniziative organizzate da una decina di giovani  della Comunità, che quest’anno festeggia anche i dieci anni di presenza nell’istituto Pertusati.
“Sono stati due giorni molto speciali – racconta Lucia– durante i quali gli anziani hanno percepito ancor una volta di non essere soli, ma di avere accanto amici veri”.
Si è iniziato sabato mattina con la preghiera comune, per proseguire al pomeriggio con un momento di testimonianze e approfondimento sul tema dei profughi. Nella provincia di Pavia sono ospitati oltre 400 richiedenti asilo, alcuni dei quali hanno ricevuto visite da parte della Comunità. Sapendolo, gli anziani hanno voluto scrivere una lettera ai profughi per esprimere loro solidarietà e vicinanza.
Oltre alle iniziative comuni, è stato bello condividere con gli anziani i momenti normali della vita quotidiana, un caffé insieme, la lettura del giornale, e tante chiacchiere. Con alcuni anziani è stato possible pranzare in uno dei ristoranti più belli della città: per alcuni era il primo pranzo al ristorante da diversi anni.
A chiusura di questi due giorni speciali, si è svolta una festa con i bambini della Scuola della Pace del quartiere Crosione, che negli ultimi mesi hanno visitato l’istituto con regolarità e ormai considerano gli anziani come nuovi nonni e nonne. I bambini hanno raccontato della colonia e fatto festa con gli anziani; è stata una bella occasione per consolidare un’amicizia preziosa per anziani e bambini.
Ancora una volta, questi giorni ci hanno fatto capire che se si aprono le porte dell’istituto, gli anziani aprono il loro cuore donando gioia e affetto.