“In inverno le mie mani sapevano di mandarino” è una graphic novel di Sergio Gerasi incentrata sul rapporto affettuoso di una nonna malata di Alzheimer e Nanì, il nipote preferito. È come una favola moderna, ambientata in un grigio inverno milanese.
Nani è un uomo problematico. Non vuole conservare memoria del proprio passato, perché il peso dei ricordi gli sembra insopportabile. Così tiene tutti i suoi ricordi ben sigillati dentro la testa, chiusa con una cerniera che non vuole mai aprire. L’uso continuo di farmaci contribuisce a rendere la sua esistenza ancor più ovattata.
Eppure non manca mai di fare visita alla nonna che è sempre più confusa. Questo legame affettivo è il filo conduttore di tutta la storia. L’anziana donna è ricoverata ormai da tempo, l’Alzheimer la sta consumando un poco alla volta. Di fronte alla decadenza della donna, che l’ha allevato e gli ha voluto bene fin dall’infanzia, Nanì si sente impotente. Cosa fare per aiutarla?
Poi, un giorno, ecco la risposta: su una rivista di salute legge un incredibile annuncio: “La Celestina. Memorie dal passato”. Qualcuno, da qualche parte, vende memorie nuova di zecca. Ha così inizio il folle viaggio di Nanì alla ricerca di una cura per la nonna, un viaggio che lo porterà a conoscere una bizzarro capitano di mare che lo condurrà a bordo di uno scalcagnato veliero ormeggiato nel Naviglio Grande e da lì, incredibilmente, in mare aperto. Rotta verso l’isola di Onalim, dove si trova il negozio “La Celestina”. Nanì durante questo insolito viaggio, cominciato per amore della nonna, riscopre il gusto di ricordare. Così il tentativo disperato di aiutare la nonna a non scivolare nella confusione totale lo aiuterà a trovare un nuovo equilibrio nella vita, più incentrato sugli affetti. Del resto la nonna, pur dimenticando tutto, non aveva mai smesso di riconoscere il nipote prediletto …..