La gioiosa arte di invecchiare. La via coreana per una vita lunga e felice, edito da Longanesi, di Rhee Kun Hoo, offre uno spaccato sull’approccio orientale al tema dell’invecchiamento. L’autore è uno dei più famosi psichiatri della Corea del Sud. È stato docente universitario per più di cinquant’anni, si è battuto contro il sistema repressivo dei manicomi e con il suo lavoro ha cambiato il modo di considerare la salute mentale nel paese. La gioiosa arte di invecchiare è il suo primo libro pubblicato in Italia. Il cuore del suo pensiero è riassunto in queste righe: “ogni età porta con sé doni e sfide, aspettative e delusioni. Il segreto sta nel capire come prenderle e imparare l’arte più difficile di tutte, scegliere di essere felici”. Così l’autore, benché molto malato, sceglie di guardare con ottimismo al futuro e consiglia a chi invecchia di fare lo stesso. Il suo primo consiglio è quello di non isolarsi perché “la solitudine è nemica di una vita gioiosa”. Dunque, anche da anziani bisogna sforzarsi di essere meno solitari e più socievoli possibile. Rhee Kun Hoo racconta in questo senso la sua scelta di vivere in un palazzo condiviso con figli e nipoti: un modo per aiutarsi, trascorrere più tempo possibile insieme e costruire un cordone di sicurezza attorno ai più fragili. Un altro consiglio è rivolto ai più giovani “mettersi in ascolto delle storie dei propri anziani genitori, in cui si nasconde un percorso disseminato di briciole di pane che conduce fino alla vostra vita.” Insomma, la relazione tra giovani ed anziani rimane un punto fondamentale su cui costruire una vecchiaia serena. Ed inoltre l’anziano autore consiglia vivamente di non vivere di rimpianti “perché esiste una missione anche nell’ultima parte della vita”. Un aspetto non trascurabile di questa missione è proprio la costruzione di solide relazioni tra generazioni diverse. La riflessione dell’autore sulla vecchiaia si intreccia al racconto della sua lunga esperienza di psichiatra: la cura dei mali della mente, esercitata per tanti anni, gli permette infatti di proporre rimedi ai sintomi di tristezza e depressione così frequenti tra chi è avanti negli anni. L’origine di tante difficoltà dei più anziani è, secondo l’autore, nell’idea diffusa di non sentirsi utili e di ritenersi addirittura un peso per gli altri. Una vecchiaia serena impone invece un ribaltamento di questo modo di pensare e la ricerca di strade per rendersi ancora effettivamente utili, sia attraverso forme di volontariato che attraverso la costruzione di solide relazioni, vero antidoto contro la solitudine e l’isolamento.
(Stefania Murari)
La recensione di "La gioiosa arte di invecchiare. La via coreana per una vita lunga e felice"
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