Studi antropologici hanno recentemente fatto una scoperta importante riguardo all’enorme impatto che le nonne hanno sulla “capacità riproduttiva” delle proprie famiglie (Spitzer M., Herschkowitz N., 2022, Invecchiando si impara, Corbaccio).

Alcuni studi hanno indagato sugli effetti della presenza delle nonne in numerosi paesi europei, africani e americani. Nonostante le notevoli differenze geografiche e culturali, tutti questi studi hanno portato alle stesse conclusioni: la presenza di una nonna è correlata a una maggiore natalità e, soprattutto, a una maggior sopravvivenza dei bambini.

Questi risultati hanno sorpreso gli studiosi, poiché si sono chiesti come un fenomeno così significativo potesse essere stato trascurato per tanto tempo. Effetti simili erano già noti negli elefanti, una specie che vive in gruppi e dove gli individui più anziani si prendono cura dei cuccioli. Tuttavia, ci è voluto molto tempo prima che venisse considerata l’ipotesi di un fenomeno simile nella specie umana.

La presenza di una nonna è un incentivo per la fertilità di una coppia. Solo quando una nonna diventa bisnonna e la sua età avanza, la sua influenza positiva sulla fertilità della famiglia diminuisce.

Magari può non sorprendere: è nell’esperienza di tanti, esser stati cresciuti e accuditi dalla nonna sin da neonati e tanti ricordano la sua influenza all’interno delle dinamiche familiari di sostegno. Sono soprattutto le nonne a prendersi cura dei nipoti, sostenendo così l’occupazione delle figlie e favorendo la partecipazione femminile al mercato del lavoro.

La disponibilità delle nonne, infatti, aiuta non solo la realizzazione dei desideri di fecondità da parte delle giovani coppie ma anche la partecipazione al mercato del lavoro delle madri.

Nei paesi mediterranei, i nonni si prendono cura dei loro nipoti quasi tutti i giorni, mentre nei paesi scandinavi, l’aiuto è più sporadico. Oltre alle preferenze culturali differenti, queste disparità sono dovute anche alle diverse esigenze che emergono dai sistemi di stato sociale più o meno generosi.

Il ruolo di nonna ha acquisito un’importanza sempre maggiore nella vita di molti anziani in Italia, e tale ruolo si protrae per un numero crescente di anni. Grazie ai progressi nel campo della salute e alla riduzione della mortalità, la fase della vita trascorsa come nonni in buona salute si è estesa nel corso del tempo. Questi fattori hanno permesso di superare gli effetti negativi dovuti al diventare nonni in età più avanzata.

Quando si prendono cura dei propri nipoti, i nonni offrono un prezioso servizio alle famiglie e alla società, sotto molteplici sfaccettature. Tuttavia, le dinamiche demografiche in evoluzione e i cambiamenti nelle politiche sociali nel prossimo futuro potrebbero avere un impatto significativo sulla capacità dei nonni di svolgere il ruolo di assistenza nei confronti dei propri nipoti.

L’invecchiamento della popolazione rappresenta una sfida per i sistemi pensionistici e le recenti riforme attuate in vari paesi europei mirano ad aumentare gradualmente l’età pensionabile, in risposta all’aumento dell’aspettativa di vita. Questa situazione potrebbe comportare una minore disponibilità dei nonni e, a meno che non vengano adottate politiche mirate e il potenziamento dei servizi per le famiglie, potremmo aspettarci un (ulteriore) impatto negativo sul tasso di natività, come anche su quello dell’occupazione femminile.

(Foto © Archivio Comunità di Sant’Egidio – A. Tiso)