Ovvero quando dai frutti amari dell’isolamento e della disperazione può nascere un sogno di cambiamento: questo forse in sintesi è quello che sta accadendo fra le mura dell’antico ospizio di “Santa Margherita” a Roma, oggi casa di riposo per anziani, dove il ripetersi di fatti tragici, frutto di solitudine, di povertà e di scarse prospettive, ha suscitato un piccolo “tsunami” nelle coscienze di tutti: la direzione ed il personale della struttura, gli stessi ospiti e i tanti fra amici e volontari, che frequentano l’istituto, si sono fermati a chiedersi cosa cambiare per assicurare ai tanti anziani ospiti della struttura maggiori garanzie e qualità dei servizi offerti.
Foto ricordo alla serata all’Auditorium Parco della Musica
Da questa prima riflessione è nato un documento, redatto in maniera collegiale dagli ospiti, che richiede alcuni cambiamenti, anche di carattere strutturale. Ma questo percorso di autocoscienza non si è fermato qui: abbiamo voluto raccogliere idee e proposte per attività da realizzare all’interno e all’esterno, per vincere l’isolamento, che sembra essere la faccia peggiore del vivere confinati in istituto.
Ne è nata una vera e propria “lista dei desideri”, come quelle che ci propongono i migliori siti di e-commerce sulla rete: Anna Maria ed Anna (due ospiti della casa) hanno redatto una lista di attività di realizzare, con a fianco i nomi dei partecipanti.
E tutto questo si sta realizzando. Abbiamo già all’attivo una serie di serate culturali: la prima con Giulia e Ale, musicisti napoletani, che si sono esibiti in brani del loro repertorio, la seconda è stata una “Serata con Beethoven”  in cui abbiamo ripercorso la figura del grande compositore di Bonn attraverso la sua storia, le immagini e alcuni video; questa attività si è conclusa  al Parco della Musica con l’ascolto di quattro sonate di Beethoven per pianoforte, eseguite dal maestro norvegese Andsnes, grazie all’interessamento della direzione dell’Auditorium, che ha offerto i biglietti scontati. Sulla stessa lunghezza d’onda, domenica 30 marzo una delegazione di anziani  è stata invitata alla serata conclusiva dell’opera “E’ ancora così… se vi pare” rivisitazione in chiave moderna del testo di Pirandello, andata in scena al Teetro Petrolini di Testaccio.
Ma non finisce qui: dieci gli iscritti al corso di filosofia; a breve si aprirà un corso di computer ed uno di decoupage e produzione di bigiotteria. Le richieste sono così diverse e articolate da non poter esser menzionate tutte (dai tirocini di lavoro ai corsi di cucina e giardinaggio, all’organizzazione di gite e visite culturali), ma sicuramente ci danno un’idea di quanta richiesta di vita e di dignità ci sia fra le antiche mura dell’Aventino….