Margaret Drabble è un nome noto della letteratura inglese contemporanea. Figlia di un magistrato e di un’insegnante, educata in un istituto quacchero di York, Margaret in realtà avrebbe voluto essere un’attrice. E’ divenuta invece una nota scrittrice, amica di Doris Lessing,  ha firmato diciannove romanzi e due raccolte di racconti, ha curato due edizioni del prestigioso Oxford Companion to English Literature.

Il suo ultimo romanzo  La piena, appena uscito in italiano tratta il tema della vecchiaia.  La protagonista Fran, che per mestiere si occupa proprio di supervisionare  case per anziani, comincia ad invecchiare. Mentre percorre sulla sua Peugeot le autostrade di mezza Inghilterra per visitare ospizi non può fare a meno di pensare agli anni che corrono veloci. La piena è un romanzo sulla senilità: Fran non vuole smettere di lavorare e non accetta il tempo che passa. Quando è obbligata a fermarsi a causa di una inondazione, che la lascia senza auto, si vede costretta a riflettere sul tempo della vecchiaia. In questo romanzo corale , in cui diverse storie si intrecciano fra di loro, tutti i personaggi affrontano la vecchiaia e la loro vita è descritta in modo molto realista.  Il celebre storico Bennett nel suo buen retiro alle Canarie invecchia così come  Claude Stubbs, chirurgo in pensione e primo marito di Fran, chiuso nel suo confortevole appartamento a Kensington, in una lussuosa residenza per ex-insegnanti di Cambridge invecchiano invece Josephine Drummond e il suo collega Owen England. Altri personaggi piegati dalla malattia affrontano gli ultimi giorni di vita. La piena è un romanzo attuale perché ci offre una riflessione sulla senilità, una stagione della vita che oggi lascia disorientati. Soprattutto la Drabble da voce ai sentimenti di tanti “giovani” anziani, ancora in forze, con molto tempo libero e alla ricerca di un senso nella propria vita.