John Leland è un giornalista del “New York Times”. Comincia ad occuparsi di anziani per la stesura di un articolo. Il mondo e le vite di chi è più avanti negli anni accendono in lui una vera e propria curiosità. Con l’intento di scrivere un lavoro più approfondito sul tema della vecchiaia inizia a fare visita a sei anziani e dalle conversazioni con ognuno di loro trae vere e proprie lezioni di vita.
Così scrive l’autore: “Le interviste divennero seminari non tanto sulla vecchiaia quanto sull’arte di vivere. Ciascuno dei miei maestri aveva una lezione diversa da impartire: da Fred potevo imparare il potere della gratitudine; con Ping la scelta di essere felice; da John l’accettazione della morte; da Helen la capacità di amare e sentirsi utili; con Jonas l’impegno ad avere uno scopo nella vita; e da Ruth a coltivare i rapporti che contano”.
Il libro scorrevole e piacevole affronta il tema della vecchiaia a partire dalle storie degli anziani.
Leland attraverso un vero e proprio viaggio arriva a scoprire che la “quarta età” può essere bella e ricca. Va sottolineato il valore dell’incontro con gli anziani, molto disponibili a farsi intervistare: questo rivela tra le righe anche il loro desiderio di ricevere visite come un modo di combattere contro la solitudine, che è la vera nemica della vecchiaia.
Stefania Murari
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