“Oggi nella mentalità mondana sempre più dilagante, la vecchiaia non solo sembra far paura ma alimenta anche continuamente la logica dello scarto. Infatti, si dice, è bene che le persone anziane stiano insieme in strutture per loro appositamente pensate e in grado di pendersene cura. Così il mondo viene distinto tra chi produce e ha grandi performance lavorative e di servizi per la società, e chi ormai, non essendo più attivo e non producendo più, è destinato a vivere ai margini. In realtà, i vecchi non sono reietti dai quali prendere le distanze, bensì segni viventi della benevolenza di Dio che elargisce la vita in abbondanza”. Lo ha scritto Papa Francesco nel messaggio inviato ai partecipanti all’incontro regionale dei sacerdoti anziani e ammalati con i vescovi della Lombardia.

“In noi – prosegue Francesco – può subentrare la tentazione della rassegnazione e pensiamo di essere giunti in un momento della vita in cui, dopo aver speso la vita per il Vangelo e la Chiesa, non abbiamo più frutti da portare”. “Invece è proprio questo il momento in cui fare alleanza tra giovani e anziani, tra giovani sacerdoti e voi sacerdoti anziani”, ammonisce il Papa che, richiamando le sue parole dell’omelia pronunciata per la Giornata mondiale dei nonni e degli anziani del 25 luglio 2021, conclude: “I giovani, profeti del futuro che non dimenticano la storia da cui provengono; gli anziani, sognatori mai stanchi che trasmettono esperienza ai giovani, senza sbarrare loro la strada. Giovani e anziani, il tesoro della tradizione e la freschezza dello Spirito. Giovani e anziani insieme. Nella società e nella Chiesa: insieme”.

Fonte: Agensir