Oggi, 1 ottobre, è la Giornata Internazionale delle persone anziane, istituita dalle Nazioni Unite nel 1990. Domani, 2 ottobre, ricorre la Festa dei Nonni istituita per legge in Italia nel 2005 proprio “per celebrare l’importanza del ruolo svolto dai nonni all’interno delle famiglie e della società in generale”, nel giorno in cui la Chiesa Cattolica celebra gli “angeli custodi”. La vicinanza di queste due ricorrenze offre l’opportunità di riflettere sul ruolo decisivo dei nonni e più in generale degli anziani nelle nostre società. Gli anziani sono una grande risorsa, basti pensare al loro supporto alle famiglie, al volontariato e alle battaglie civili, rappresentano spesso una presenza solida su cui possono contare giovani e nipoti.

È la storia di Maria, una giovane nonna di 70 anni con 2 nipoti che vive a Fiumicino. Maria è un’insegnante in pensione che, da alcuni anni, oltre al suo impegno familiare di nonna, ha deciso di dedicare due pomeriggi a settimana al sostegno scolastico ai ragazzi che hanno difficoltà nello studio, aggravate da questi due anni di pandemia, nell’ambito delle Scuole della Pace dalla Comunità di Sant’Egidio a Fiumicino, sul litorale romano. Così Maria racconta questa esperienza: “L’insegnamento è il mio lavoro preferito, nel senso che io ho sognato di insegnare fin da bambina. Dal momento in cui sono andata in pensione ho iniziato “di nuovo” a farlo anche con la Comunità di Sant’Egidio, perché posso dare ancora tanto, ma molto è quello che ho ricevuto anche dai miei ragazzi. Voglio continuare a lavorare con i giovani perché so che mi daranno soddisfazione: per me è importante insegnare loro dei valori, a credere nella Pace, nella collaborazione sociale, civile. Qui, ad esempio, i ragazzi imparano ad aiutare i più piccoli a studiare, ed anche a sostenere chi è più anziano. Alle volte tutto ciò è in contrasto con ciò che hanno intorno perché spesso i messaggi sulla vecchiaia sono negativi. La stella che ci guida è la speranza di dare loro un futuro migliore, ed è una strada che percorriamo insieme. Questo è quello che ci spinge a lavorare sempre meglio e sempre con entusiasmo.”

Molti anziani, come Maria, a Roma e in altre città, hanno scelto di dedicare parte del loro tempo per aiutare i ragazzi a studiare nelle Scuole della Pace della Comunità di Sant’Egidio. Hanno trovato in questo modo un ambito in cui offrire il proprio tempo e la propria esperienza per accompagnare in modo affettuoso chi è più giovane, diventando spesso anche dei “nonni adottivi” per tanti ragazzi stranieri che hanno i loro nonni lontani. E in un contesto difficile come il nostro, in cui forte è il rischio di abituarsi alla guerra e ai suoi tragici effetti, gli anziani possono comunicare ai più giovani anche il grande valore della pace, da difendere in ogni modo.