Oggi, 20 ottobre, è  la Giornata Mondiale dell’Osteoporosi, una malattia  che colpisce particolare le donne causando un indebolimento delle ossa con conseguente aumento del rischio di fratture. Questa Giornata nasce per la necessità di informare, sensibilizzare e promuovere strategie di prevenzione, perché questa è il mezzo più efficace per combattere questa patologia. Allo stesso modo, è il modo migliore per prevenire le fratture correlate. L’osteoporosi è diffusa in tutto il mondo e interessa centinaia di milioni di persone. Si calcola che solo in Italia interessi  5 milioni di persone, ma bisogna considerare che si ritiene che molti ne soffrono ma non lo sanno: sono una donna su due e un uomo su cinque a non essere al corrente di avere la malattia. Per questo è molto importante  sottoporsi a screening per accertare lo stato di salute delle ossa prima che sia troppo tardi. Del resto le statistiche parlano di un aumento dei casi negli ultimi anni cui si collega il dato sull’aumento delle fratture di femore negli anziani, complicanza dell’osteoporosi. Se però l’osteoporosi è maggiormente diffusa nella popolazione femminile, l’aumento dei casi di fratture di femore negli anziani riguarda più gli uomini che le donne. In occasione della Giornata mondiale dell’osteoporosi, si è svolto questa mattina a Roma un convegno organizzato dalla International Osteoporosis Foundation (Iof).  “Nel nostro nuovo studio su dieci anni di fratture in Italia – hanno spiegato Maria Luisa Brandi, presidente della Fondazione Firmo per la ricerca sulle malattie ossee e Prisco Piscitelli, epidemiologo del gruppo fiorentino della Brandi – abbiamo registrato ben 839.000 fratture di femore riconducibili ad osteoporosi fra il 2000 e il 2010 negli anziani oltre i 65 anni di età, ma per il 70% si trattava di ultra-ottantenni. Ogni anno in Italia si contano ormai 100.000 ricoveri per frattura femorale, con costi superiori a 1 miliardo di euro l’anno: cifre paragonabili ai costi degli infarti e degli ictus cerebrali. L’aumento complessivo è stato del 29,8% in dieci anni e il numero di fratturati di sesso maschile (+7%) è cresciuto più velocemente delle donne (+5.2%). Altro dato interessante è che il 2% della popolazione, cioè gli ultra-ottantacinquenni, rappresenta il 42% delle fratture femorali”. In tutto il mondo, oggi, vi saranno numerose iniziative a tema. Anche in Italia, grazie alla III edizione di “Ospedali a Porte Aperte” i cittadini potranno beneficiare di diversi servizi gratuiti.
In tutto, nella Penisola, i centri aperti che aderiscono sono 97 – di cui potete trovare l’elenco completo sul sito dedicato “Bollini Rosa”.