Dal 10 al 13 maggio 2023 dalle ore 9,00 alle 13,00 in via dei Fienaroli 13 a Roma (Trastevere) si svolgono le giornate della prevenzione per l’invecchiamento attivo in cui un team di medici e operatori sanitari sono a disposizione per valutare gratuitamente lo stato di salute di persone over 65 e, dove necessario, sarà anche possibile effettuare visite specialistiche (geriatrica, nutrizionale, fisiatrica).

L’evento si inserisce nei progetti di Terza missione dell’Università degli studi di Roma Tor Vergata in collaborazione con il Policlinico Tor Vergata, la Comunità di Sant’Egidio Acap – che già con il suo Programma “Viva gli Anziani!” si dedica dal 2004 ai più fragili -, WE-COM, l’Università degli Studi Roma Tre e la Asl Frosinone.

Il Prof. Giuseppe Liotta, docente di Igiene all’Università di Roma “Tor Vergata”, coordinatore del Sito di Riferimento Europeo per l’Invecchiamento Sano ed Attivo “Roma – Tor Vergata” ci spiega l’iniziativa.

Come nasce l’idea di organizzare le giornate della prevenzione per l’invecchiamento attivo?

Fatta eccezione per alcune vaccinazioni (soprattutto quella contro l’influenza e quella contro il COVID-19) la prevenzione nella terza età è affidata oggi all’iniziativa dei singoli Medici di Medicina Generale che, nel colloquio con i loro pazienti, si concentrano sulla prevenzione di alcune malattie specifiche come quelle cardiovascolari o quelle neoplastiche, chiedendo ai pazienti di cambiare abitudini di vita. Si tratta di un’estensione agli anziani dei consigli che si danno a gli adulti. Non ci sono interventi di promozione della salute, né individuali né collettivi, che tengano conto della specificità della condizione anziana che spesso è caratterizzata dalla presenza di diverse malattie contemporaneamente, situazione che porta spesso sia gli operatori sanitari che i cittadini a pensare che non ci sia spazio per la prevenzione. Al contrario la terza età è proprio un momento in cui la prevenzione può migliorare la qualità della vita e ridurre il declino delle capacità fisiche che rappresentano fattori di rischio sia per una minore sopravvivenza che per un maggiore uso dei servizi sanitari, specie quelli ospedalieri

Come nasce la scelta di collaborare con la Comunità di Sant’Egidio?

La collaborazione tra l’università di Tor Vergata e la Comunità di Sant’Egidio si iscrive nel progetto del Sito di Riferimento Europeo per l’Invecchiamento Sano ed Attivo. Si tratta di un raggruppamento di entità pubbliche, private e del terzo settore, che ha partecipato con successo ad un invito della Commissione Europea per essere riconosciuto come network impegnato nell’elaborazione di politiche socio-sanitarie orientate al miglioramento della condizione degli anziani. Tale riconoscimento è stato ottenuto da 65 siti in tutta Europa tra i quali anche il sito Roma-Tor Vergata al quale partecipano sia L’università di Tor Vergata che la Comunità di Sant’Egidio

Quali sono i principali fattori di rischio per la condizione degli anziani e quali le migliori strategie per arginarli?

I principali fattori di rischio sono condizioni che non riguardano il rischio di contrarre una singola patologia, bensì quello di veder peggiorare le proprie condizioni di vita sia dal punto di vista dell’autonomia fisica, sia da quello dell’inclusione sociale. In questo senso i principali fattori sui quali è opportuno concentrare gli sforzi della prevenzione sono il rischio di caduta, la malnutrizione, la poli-farmaco terapia e l’isolamento sociale. Si tratta di condizioni che oltre ad essere un problema in sé stesse, aumentano la fragilità individuale, cioè la vulnerabilità di un individuo ad eventi negativi come il ripetuto accesso ai servizi ospedalieri, il confinamento in una casa di riposo o in una RSA, fino al decesso

Quanto programmi di monitoraggio attivo e costante della popolazione anziana, come il programma “Viva gli anziani” possono favorire l’invecchiamento attivo?

Il programma “Viva gli Anziani!” contrasta direttamente l’isolamento sociale, ed in questo senso rappresenta già un modo di favorire un invecchiamento sano ed attivo. Inoltre la rete di relazioni che fa capo al programma costituisce un veicolo di promozione della salute di inestimabile valore nelle nostre città dove quasi io 50% degli ultra80enni vive solo e spesso è poco permeabile ai messaggi di questo tipo. Poterli raggiungere con messaggi di promozione della salute (pensiamo soltanto ai consigli durante le ondate di calore o all’importanza della Vaccinazione anti-COVID-19) che possono sfruttare oltre tutto una relazione di fiducia già presente come quella instaurata dal programma attraverso le telefonate e le visite, rappresenta una possibilità unica di incidere a livello di popolazione con azioni di prevenzione sistematiche e ripetute nel tempo. Il programma rappresenta una matrice di relazioni sulle quali innestare interventi di vario tipo, dal tele-monitoraggio a consigli per migliorare la dieta, solo per fare un paio di esempi, la cui efficacia viene moltiplicata dalla capillarità dell’intervento.

scarica la locandina informativa