Il 25 novembre è stato presentato a Barcellona il libro «Voglio vivere a casa», scritto da Montse Vilaseca che racconta la storia di Remedios, una donna anziana e periferica che dopo un lungo e difficile itinerario trova un centro nella sua vita, anzi, più di uno: il compagno e la famiglia, gli amici del quartiere del Raval e la Comunità di Sant’Egidio, che oggi rappresenta una seconda famiglia.

L’autrice ha commentato durante la presentazione: «Remedios è stata adottata da Sant’Egidio e ci ha dato molto coraggio per continuare a combattere per gli anziani. La ringraziamo per la sua chiaroveggenza e la sua lotta.  Non perdiamo occasione per proteggere gli anziani fragili in modo che non finiscano in un istituto. Cerchiamo di essere convincenti nello spiegare la nostra scelta e i drammi che incontrerebbero gli anziani se ci andassero». Tutti i relatori hanno sottolineato il valore della storia di Remedios che rappresenta una testimonianza di come sia possibile proteggere gli anziani dall’istituzionalizzazione.

Jaume Castro ha presentato il libro come «un manuale di resistenza e speranza per aiutare gli anziani a rimanere a casa». Rosa Salvat, un punto di riferimento per Remedios, ha spiegato alcuni tratti della sua lotta per rimanere a casa propria, sostenuta anche dai tanti amici che andavano a visitarla. Clara Agulló, dei Giovani per la Pace, che ha conosciuto Remedios all’età di 16 anni ha spiegato molto bene come ogni visita ha rappresentato un aiuto concreto per Remedios e per lei una vera e propria scuola di vita: «Io aiutavo lei, ma lei mi aiutava a uscire dalla mia chiusura, a vivere una vera amicizia». Senza questa rete di protezione, costruita dagli amici della Comunità di Sant’Egidio, Remedios avrebbe finito con il trascorrere gli ultimi anni della sua vita in un istituto per anziani. Gemma Muñoz, ha spiegato la sofferenza di molti anziani che vivono negli istituti, senza aver avuto la possibilità di optare per un’alternativa.

La presentazione è stata dunque anche l’occasione di dare voce ai tanti anziani che non possono scegliere come trascorrere la propria vecchiaia. A conclusione dell’evento Josep Maria Argimon, ex ministro della Salute della Generalitat de Catalunya, ha ribadito con determinazione che servono nuovi aiuti per rendere possibile l’autonomia degli anziani nella scelta della casa come luogo di vita.

La presentazione del libro «Voglio vivere a casa» è stato anche un’occasione di dibattito da cui è scaturita una proposta culturale: mettere al centro la volontà degli anziani di rimanere a casa. Questo cambio di prospettiva, come ben testimoniato dal libro, può produrre un nuovo modello di assistenza e cura agli anziani.